L'estate ha fatto sì che io scoprissi quasi per caso Ray Bradbury ed i suoi due capolavori, Fahrenheit 451 e Cronache marziane. Un profeta. Nel senso più puro e semplice del termine.

 

Sono ritornata. L'intenso periodo di studio e lavoro mi ha completamente travolto e trasportato in una sorta di realtà parallela dalla quale, con sovrumana fatica, sono riuscita a fuggire. Tra qualche giorno parto per le vacanze che ho tanto atteso, desiderato, bramato. Salvatore Quasimodo, al termine della sua vita, descrisse così una delle località che mi aspetta:

"Qui è il giardino che cerchiamo sempre e inutilmente dopo i luoghi perfetti dell'infanzia. Una memoria che avviene tangibile sopra gli abissi del mare, sospesa sulle foglie degli aranci e dei cedri sontuosi negli orti pensili dei conventi".

Colpevole di avervi istillato questo dubbio, vi saluto.

Ennesima giornata di studio della mia vita, ma il trucco, ho sempre pensato, è quello di andare a cercare ciò che è in grado di suscitare il nostro vivo interesse.
Ed ecco che tra Bonsanti, Manzini, Comisso e Loria, mi spunta LEI: Anna Banti. Ed il suo romanzo: Artemisia.

Artemisia: "Una delle prime donne che sostennero colle parole e colle opere il diritto al lavoro congeniale e a una parità di spirito fra i due sessi".

 

Anche oggi ne è valsa la pena.

 

 

 Nell'immagine, Cleopatra di Artemisia Gentileschi.



Sono tornata, inaspettatamente rigenerata nel corpo e nello spirito. Spero che questo stato di benessere perduri a lungo e che abbia la forza e la grinta necessarie per affrontare l'intensa sessione di studio che mi attende. Certo, una mattinata in compagnia degli Ermetici non aiuta.

 

 Nella foto, l'orca presso il Parco dei Mostri di Bomarzo.

 

Giornata all'insegna dell'ANSIA. Mi sento in una sorta di limbo, incapace di agire e di prendere una decisione definitiva. Partirò per qualche giorno, sperando che il cambiamento d'aria faciliti il recupero della serenità.

Sì, Seneca, lo so: animum debeo mutare non caelum.

 

 

 

 Nella foto, panorama dal porto di Marina di Camerota.



E rieccomi qua dopo una lunga ed ingiustificata assenza. L'azione, purtroppo, ha avuto la meglio sul sallustiano res gestas scribere. Ma quali imprese, quali vittorie ho da raccontare? Solo il miserrimo tentativo quotidiano di trasformar questa vita in qualcosa di DIGNITOSO.

 

Ho sonno. Ieri sera sono tornata a casa e, non paga, sono rimasta a "lavorare" al computer. Stamattina, ovviamente, la sveglia ha suonato presto, troppo presto. Dopo due ore un po' evanescenti di filosofia all'insegna dell'homo homini lupus, sono qui a sperare che la giornata finisca, portando con sé del sano riposo. Bè...buon fine settimana!

Nell'immagine, Morfeo e Iris di Pierre-Narcisse Guerin.